Il polline è la rappresentanza maschile delle piante che porta in se tutto il corredo genetico maschile dei fiori e le api lo bottinano come proteina vegetale per lo sviluppo delle larve.
Il polline viene raccolto togliendolo dalle zampe delle api e lo si trova sotto forma di “palline” che poi si possono congelare o essiccare.
E’ l’elemento che trasmette le proprietà terapeutiche della pianta che troviamo poi disciolte nei mieli, inoltre contribuisce a conferire il colore al miele (es. tarassaco e girasole).
Parliamo di “pollini”, perché da diverse piante possiamo “prelevare” palline di diverso colore, profumo e sapore.
Si consiglia di consumare polline a periodicità, intervallando periodi di consumo (1 cucchiaino al giorno) a periodi senza consumo. Concentrandone l’uso nei periodi primaverile ed autunnale.
Il polline è un forte attivatore metabolico, ma a causa dell’elevato contenuto di umidità è un prodotto altamente deperibile.